Nel centenario della nascita di Italo Calvino, abbiamo scelto di ispirarci a uno dei suoi capolavori, intrecciando musica e recitazione per raccontare le infinite sfumature che si sprigionano da questo libro nato “un pezzetto per volta, a intervalli anche lunghi, come poesie che mettevo sulla carta, seguendo le più varie ispirazioni”.
Voce narrante è quella di Marco Polo, viaggiatore visionario che racconta a Kublai Kan, imperatore melanconico, di città impossibili e le ragioni segrete che hanno portato gli uomini ad abitarle. Le città invisibili, ognuna delle quali ha un nome di donna, sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni, di occhi, di morti… Sono inoltre luoghi di scambi continui, non sono solo di merci, ma soprattutto di parole, desideri, ricordi.
Un concerto-spettacolo da cui lasciarsi trasportare, come seduti su un tappeto volante, nelle regioni alte e sottili della fantasia e del pensiero.