Scuola Estiva internazionale in Studi danteschi
Ravenna, Basilica di San Francesco
Regia e interpretazione Christian Poggioni
”O anime affannate,
venite a noi parlar, s’altri nol niega!
Giovanni Boccaccio, 50 anni dopo la morte di Dante, tenne in Firenze una lettura pubblica dell’Inferno diventando così il primo attore a cimentarsi con la Lectura Dantis, rito collettivo in cui i “sacri” versi si fanno carne e voce. Poiché la Divina Commedia è una straordinaria sinfonia poetica, se ne godono pienamente le molteplici sfumature musicali ascoltandola in presenza di un attore che ne “suoni” le parole.
Ispirato alla riduzione drammaturgica graffiante del poeta Edoardo Sanguineti, il nostro Inferno è uno spettacolo di forte impatto linguistico e musicale: lo spettatore viene condotto, come Virgilio condusse Dante, attraverso i gironi della prima Cantica, per essere interpellato, prima di uscire a “a riveder le stelle” da una moltitudine di anime: Paolo e Francesca, Ciacco, Pier della Vigna, Brunetto Latini, Vanni Fucci, Ulisse, Frate Alberigo, il Conte Ugolino… spiriti di lussuriosi, golosi, suicidi, ladri, traditori che con parole disperate, nostalgiche, irriverenti o sacrileghe – ma sempre umanissime – vi racconteranno la storia della loro vita, il peccato che li dannò, il desiderio di essere “ricordati nel dolce mondo”.