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VELIA TEATRO FESTIVAL

Traduzione, regia e interpretazione di Christian Poggioni

Musica originale di Irina Solinas

Costumi di Micaela Sollecito

Ciò che deve guidare la vita degli uomini
non sono ricchezza, onore, prestigio familiare
ma Eros, l’amore

Il dialogo platonico dedicato all’amore si presenta come una raffinata conversazione – forse la più bella conversazione della storia della letteratura – fra spiriti eccellenti.

Atene, 416 a.C. Il poeta Agatone con il suo primo dramma teatrale vince le gare tragiche. Per festeggiarlo, il fiore degli intellettuali ateniesi viene invitato ad un simposio, il banchetto rituale durante il quale i convitati bevono vino, cantano, ascoltano musica e discutono di svariati argomenti. Tra i presenti, oltre ad Agatone, troviamo Socrate, il suo allievo Fedro, il commediografo Aristofane, il politico Pausania, il medico Erissimaco e il giovane rampante Alcibiade. Uno dopo l’altro, prendono la parola per celebrare la potenza inesauribile di Eros.

Attraverso le loro voci, Platone offre uno straordinario affresco della sensibilità greca nei confronti dell’amore: le due forme di Afrodite, il mito dell’androgino, la morbidezza e l’asprezza di Eros, la natura del desiderio. Infine affida a Socrate e a una donna, la sacerdotessa Diotima, il compito di schiudere i segreti ultimi di Eros e del suo manifestarsi nel mondo.

La musica dello spettacolo – La composizione segue lo sviluppo armonico dei “modi, scale discendenti derivate direttamente dalla musica greca antica. Ogni personaggio ha ispirato un caratteristico “modo” musicale e l’unione dei sette discorsi disegna un cerchio perfetto intorno ad un unico centro vitale: l’amore, tema del Simposio, e la nota Do fondamento della musica.